Esistono delle strategie che possono aiutare a migliorare la comprensione del testo. Il punto cruciale è quello di assumere un atteggiamento attivo nei confronti del brano da leggere: anziché una distesa di parole, il lettore deve affrontare i concetti proposti dal testo con un approccio critico: fare previsioni sul testo, cercare di capire l’interazione tra i vari elementi, segnare quelli più importanti, capire quello che il testo ha provocato in chi lo legge.
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
Discutere con altre persone (amici, adulti, coetanei) dell’argomento
Cercare informazioni aggiuntive (anche su internet)
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
Discutere con altre persone (amici, adulti, coetanei) dell’argomento
Cercare informazioni aggiuntive (anche su internet)
La comprensione del testo è il risultato di numerosi processi: dalla lettura alla concettualizzazione, dall’integrazione delle informazioni con le conoscenze pregresse alla conservazione in memoria.
Questa complessità non ci permette di dare una risposta univoca alla domanda: cosa c’è alla base della non comprensione di un testo? Due esempi molto diversi tra loro: è noto a tutti il fatto che, se non siamo attenti, possiamo credere aver letto un paragrafo per poi arrivare al punto e chiederci cosa si sia appena letto. Un altro caso in cui la comprensione non si verifica è quello dei testi specialistici su argomenti che non conosciamo, e che magari richiedono anni di studi solo per conoscere il significato dei termini utilizzati.
Sono soltanto due esempi, ma potrebbero essere molto di più. Infatti, non sono solo la familiarità col testo e le risorse attentive a decretare l’effettiva comprensione di un testo. Questo è un elenco, non esaustivo, degli altri fattori che entrano in gioco: motivazione, attenzione, comprensione lessicale, conoscenza dell’argomento, velocità di lettura, accuratezza nella lettura, uso di strategie, livello di difficoltà del testo, il genere testuale.
La velocità di lettura
La velocità e la precisione nella lettura sono due aspetti certamente importanti nella comprensione del testo, anche se è vero che una lettura rapida, da sola, non garantisce che si stia capendo quanto appena letto (si può leggere, infatti, meccanicamente, pronunciando bene tutte le parole, senza avere la minima idea del contenuto). Dall’altro lato, però, è vero che una lettura troppo lenta e macchinosa sottrae risorse che altrimenti sarebbero destinate alla comprensione del testo. Questo fenomeno diventa sempre più evidente quando aumenta la scolarità: i testi diventano sempre più complessi e le frasi più lunghe, così i ragazzi che hanno difficoltà nell’automatizzare il processo di lettura non riescono, spesso, ad avere una panoramica generale di quanto appena letto, con evidente ricaduta sugli apprendimenti.
Atteggiamento attivo
Esistono delle strategie che possono aiutare a migliorare la comprensione del testo. Il punto cruciale è quello di assumere un atteggiamento attivo nei confronti del brano da leggere: anziché una distesa di parole, il lettore deve affrontare i concetti proposti dal testo con un approccio critico: fare previsioni sul testo, cercare di capire l’interazione tra i vari elementi, segnare quelli più importanti, capire quello che il testo ha provocato in chi lo legge.
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
Discutere con altre persone (amici, adulti, coetanei) dell’argomento
Cercare informazioni aggiuntive (anche su internet)
Atteggiamento attivo
Esistono delle strategie che possono aiutare a migliorare la comprensione del testo. Il punto cruciale è quello di assumere un atteggiamento attivo nei confronti del brano da leggere: anziché una distesa di parole, il lettore deve affrontare i concetti proposti dal testo con un approccio critico: fare previsioni sul testo, cercare di capire l’interazione tra i vari elementi, segnare quelli più importanti, capire quello che il testo ha provocato in chi lo legge.
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
Discutere con altre persone (amici, adulti, coetanei) dell’argomento
Cercare informazioni aggiuntive (anche su internet)
La velocità di lettura
La velocità e la precisione nella lettura sono due aspetti certamente importanti nella comprensione del testo, anche se è vero che una lettura rapida, da sola, non garantisce che si stia capendo quanto appena letto (si può leggere, infatti, meccanicamente, pronunciando bene tutte le parole, senza avere la minima idea del contenuto). Dall’altro lato, però, è vero che una lettura troppo lenta e macchinosa sottrae risorse che altrimenti sarebbero destinate alla comprensione del testo. Questo fenomeno diventa sempre più evidente quando aumenta la scolarità: i testi diventano sempre più complessi e le frasi più lunghe, così i ragazzi che hanno difficoltà nell’automatizzare il processo di lettura non riescono, spesso, ad avere una panoramica generale di quanto appena letto, con evidente ricaduta sugli apprendimenti.
Atteggiamento attivo
Esistono delle strategie che possono aiutare a migliorare la comprensione del testo. Il punto cruciale è quello di assumere un atteggiamento attivo nei confronti del brano da leggere: anziché una distesa di parole, il lettore deve affrontare i concetti proposti dal testo con un approccio critico: fare previsioni sul testo, cercare di capire l’interazione tra i vari elementi, segnare quelli più importanti, capire quello che il testo ha provocato in chi lo legge.
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
Discutere con altre persone (amici, adulti, coetanei) dell’argomento
Cercare informazioni aggiuntive (anche su internet)
La comprensione del testo è il risultato di numerosi processi: dalla lettura alla concettualizzazione, dall’integrazione delle informazioni con le conoscenze pregresse alla conservazione in memoria.
Questa complessità non ci permette di dare una risposta univoca alla domanda: cosa c’è alla base della non comprensione di un testo? Due esempi molto diversi tra loro: è noto a tutti il fatto che, se non siamo attenti, possiamo credere aver letto un paragrafo per poi arrivare al punto e chiederci cosa si sia appena letto. Un altro caso in cui la comprensione non si verifica è quello dei testi specialistici su argomenti che non conosciamo, e che magari richiedono anni di studi solo per conoscere il significato dei termini utilizzati.
Sono soltanto due esempi, ma potrebbero essere molto di più. Infatti, non sono solo la familiarità col testo e le risorse attentive a decretare l’effettiva comprensione di un testo. Questo è un elenco, non esaustivo, degli altri fattori che entrano in gioco: motivazione, attenzione, comprensione lessicale, conoscenza dell’argomento, velocità di lettura, accuratezza nella lettura, uso di strategie, livello di difficoltà del testo, il genere testuale.
La velocità di lettura
La velocità e la precisione nella lettura sono due aspetti certamente importanti nella comprensione del testo, anche se è vero che una lettura rapida, da sola, non garantisce che si stia capendo quanto appena letto (si può leggere, infatti, meccanicamente, pronunciando bene tutte le parole, senza avere la minima idea del contenuto). Dall’altro lato, però, è vero che una lettura troppo lenta e macchinosa sottrae risorse che altrimenti sarebbero destinate alla comprensione del testo. Questo fenomeno diventa sempre più evidente quando aumenta la scolarità: i testi diventano sempre più complessi e le frasi più lunghe, così i ragazzi che hanno difficoltà nell’automatizzare il processo di lettura non riescono, spesso, ad avere una panoramica generale di quanto appena letto, con evidente ricaduta sugli apprendimenti.
Atteggiamento attivo
Esistono delle strategie che possono aiutare a migliorare la comprensione del testo. Il punto cruciale è quello di assumere un atteggiamento attivo nei confronti del brano da leggere: anziché una distesa di parole, il lettore deve affrontare i concetti proposti dal testo con un approccio critico: fare previsioni sul testo, cercare di capire l’interazione tra i vari elementi, segnare quelli più importanti, capire quello che il testo ha provocato in chi lo legge.
Le strategie
Prima della lettura
Fare ipotesi sul testo: che tipo di testo è, di cosa potrebbe parlare, cosa è avvenuto prima, cosa è probabile che accada
Leggere il titolo del testo, i titoli dei paragrafi, guardare le immagini per avere una panoramica dell’argomento
Durante la lettura
Continuare a riflettere sul testo e a fare previsioni
Sottolineare (in modo diverso) i concetti che sembrano più importanti e quelli che non sono del tutto chiari
Pensare “sto capendo quello che sto leggendo?”
Di fronte a un ostacolo, cercare di capire se può essere momentaneamente saltato (per poi tornarci su in un secondo tempo) o se è fondamentale che sia subito chiaro
Di fronte a una parola sconosciuta, cercare di ricavare il senso dal contesto, e in ogni caso cercarla sul dizionario
Dopo la lettura
Chiedersi: “ho capito l’argomento chiave del testo?”
Ritornare indietro alle proprie previsioni per capire se sono state confermate o smentite (e in che misura)
Reagire emotivamente, quando possibile, a ciò che si è letto. Qual è la tua opinione?
Riassumere, con parole chiave, gli elementi più importanti
Fare uno schema per collegare gli elementi più importanti: lo schema non deve essere solo una ragnatela di parole collegate da frecce, ma riflettere l’impostazione dei contenuti
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Ingegnere civile, docente a tempo indeterminato di "Progettazione, Costruzioni e Impianti", "Bioarchitettura", "Topografia" e "Scienze e tecnologie applicate" presso l'istituto tecnico Guarino Guarini di Modena.
Affianca all'attività di insegnamento quella di consulente tecnico in ambito ingegneristico e di autore di libri per la scuola secondaria di secondo grado, con all'attivo le pubblicazioni Topograficamente (corso di Topografia, volumi 1, 2 e 3) e Sicuramente (corso di Gestione del cantiere e sicurezza nell'ambiente di lavoro - volume unico).